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LA PAROLA DELL’ANNO

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Ho parlato nell’ultimo post del 2016 di quanto l’anno scorso non sia stato proprio il mio anno, tra un inciampo e l’altro sono comunque riuscita a reggermi in piedi e, nell’ultima parte di quella serie di 366 giorni, ho addirittura affrontato un percorso di rebranding che mi ha portata realizzare questo nuovo sito. I perché del cambiamento, tutto [o quasi] quello che ci stava dietro e l’intensità del lavoro che ho affrontato le ho raccontate in un post a novembre, quindi ora non voglio stare ad approfondire, basterà dire che ora, a quasi due mesi di distanza, lo vedo come un primo passo verso una strada migliore. Uno di quei passi un po’ lunghi, come quelli che ho dovuto fare il 2 gennaio scorso in montagna, per evitare di mettere i piedi nell’acqua o sul ghiaccio troppo sottile: un balzo necessario per continuare il cammino.

Non pensavo di scegliere una parola dell’anno per il 2017, né di fare una lista di buoni propositi, ma forse – complice il lavoro di approfondimento su me stessa fatto per il rebranding della mia attività – era inevitabile che tutto venisse fuori spontaneamente.
I buoni propositi non si dicono, li conservo gelosamente in una lista che non solo mi motiva ma mi spaventa anche un po’, mentre per la parola dell’anno la “regola” è proprio condividerla, scriverla, lavorarci, costruirci attorno un mondo, rileggerla, interrogarla e gongolarcisi.
[Se volete qualche consiglio su come trovare la vostra Word Of The Year, potete dare un’occhiata al sito di Christine Kane, con il cui metodo avevo trovato “confident” per il 2016, oppure al sito di Ilaria Ruggeri – Personal Musa, che con il suo percorso “Incanto” vi guiderà nella ricerca].
Questa parola è venuta a galla quando ho scelto la palette di colori per il sito e ho lavorato al logo: da subito volevo una grafica semplice che però avesse un tocco in più, qualcosa che balzasse all’occhio e che rispecchiasse la mia voglia di cambiamento, di novità e quel pizzico di piccantezza che non guasta nella vita. Per dare colore a tutto questo ho scelto l’oro, e GOLD sarà indubbiamente la parola di quest’anno.
Si tratta di un colore da usare con parsimonia, perché se eccessivo risulta a mio parere trash, ma è anche un ingrediente magico che con un solo tocco fa brillare anche la situazione più piatta. Gold, così vorrei essere nella vita e nel lavoro: una spruzzata di energia e vitalità, un vento di novità e, perché no, leggerezza. Si tratta di una parola certamente più “spregiudicata” e all’apparenza superficiale rispetto a quella del 2016, ma in realtà io la trovo ben radicata e profonda, in linea con la me che mi impegno ogni giorno per migliorare.
Ho creato una bacheca su Pinterest che continuerò a riempire durante l’anno, per ispirarmi e magari ricaricare le pile nei momenti in cui mi sembrerà ci sia poco oro; poi ho fatto l’errore catastrofico di cercare “gold” su etsy e la mia wishlist si è allungata a dismisura, ma niente spese folli: per il 2017 ho un obiettivo di un certo spessore [top secret!] per cui risparmiare!

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Dalla mia bacheca Pinterest

Inizia quest’anno anche sul blog, il calendario editoriale è pronto e l’ho realizzato con attenzione e cura, senza impormi ritmi impossibili da gestire, con l’idea – magari – di trovarmi tra qualche mese a doverlo rivedere per aggiungere più contenuti: in quel caso vorrà dire che la mia organizzazione starà andando alla grande, quindi incrociamo le dita!
Mi aspettano tanta musica e progetti di comunicazione e organizzazione interessanti, quindi nutro buone speranze per i prossimi 350 e qualcosa giorni ancora da inventare e da scrivere!

E voi, avete una parola dell’anno? Qual è?

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